El Mariachi (Robert Rodriguez, 1992)


Casa di Produzione: auto prodotto;
Paese: Stati Uniti;
Genere: Thriller, Pulp;
Attori: Carlos Gallardo, Consuelo Gomez, Peter Marquadt;
Sceneggiatura: Robert Rodriguez;



Sappiamo tutti come nel cinema di questi ultimi 30 anni si sia assistito a veri e propri esperimenti e per quanto riguarda la commistioni di generi, quello Pulp è forse il più riuscito. Un mix letale di violenza, ironia, situazioni grottesche  che prenodono a piene mani dal Thriller e poliziesco. In Italia Corbucci e Lenzi, all'estero Tarantino prima e Rodriguez poi hanno presentato opere dal sapore drammatico ma in contesti ora surreali ai limiti dell'Ironia e del citazionismo più sfrenato. Se Tarantino gioca più sui dialoghi, l'amico di lunga data Rodriguez punta più sull'azione. Classe 1968, originario del Texas, esordisce alla regia nel 1991 con un cortometraggio intitolato "Bedhead", un piccola opera che all'epoca riscosse un discreto successo vincendo diversi premi.
La vera prova arriva però con il lungometraggio "El Mariachi" uscito nel 1992. Opera che inaugura un ciclo di film che inquadrano un Messico violento e surreale. 

Un mariachi (Carlos Gallardo) che gira per il Messico con la sua chitarra in cerca di lavoro finisce nella strana cittadina di Acuna, contemporaneamente nello stesso luogo evade di prigione Azul (Reinol Martinez), un criminale in cerca di vendetta nei confronti di Moco (Peter Marquadt), boss della città. Il Mariachi si troverà coinvolto per colpa di una custodia di chitarra in uno scambio di identità ed una serie di sfortunati eventi. 
Il primo lavoro di Rodriguez ricalca uno stile meno impetuoso del successivo "Desperado", attraverso un approccio meno immediato. Con alcuni stacchi velocizzati e battute ironiche, l'opera prima del regista texano riesce a centrare il bersaglio grazie essenziamente al suo essere un Action Movie senza troppi fronzoli, diretto quanto basta e la straordinarietà è il suo essere stato girato con un budget risicato. Rodriguez aveva a disposizione solo 8000 dollari (soldi che il regista si era guadagnato durante il suo lavoro di cavia di esperimenti) e per rientrare nelle spese fu costretto ad avviare ad un lavoro di regia molto diretta e di conseguenza naturale con una singola ripresa per ogni scena e la scelta di prendere attori non professionati principalmente locali. 
Rodriguez in fase di montaggio mantiene alcuni errori di scena proprio per contenere le spese e usa come illuminazione di scena solo due lampade acquistate in un supermercato.
Con una durata di 81 minuti, "El Mariachi" all'epoca di uscità suscitò molte reazioni positive tanto che se inizialmente venne distribuito solo sul mercato ispanofono, successivamente ai piani alti della Columbia Pictures si accorserò della qualità del film che decisero di distribuirlo anche sul resto del mercato internazionale. Il film decretò l'ascesa di un regista come Rodriguez, non solo la trilogia dei Mariachi (il già menzionato "Desperado " ma anche il finale e meno irruento "C'era una volta in Messico")  ma anche il cult Horror "Dal Tramonto All'Alba" -  uno dei prodotti meglio riusciti di di tutta la filmografia "rodrigueziana"- e il thriller fumettistico "Sin City". 

"El Mariachi" è un film d'esordio strabiliante seppure con i suoi difetti, difetti di un regista agli inizi della sua carriera ma che sa il fatto suo e ci regala un prodotto Pulp ma non troppo, violento, grottesco e a tratti divertente il quale anticiperà quell'approccio originale che il regista americano adotterà nei suoi lavori successivi.

Sonia Giomarelli

Commenti

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