Drive (Nicolas Winding Refn, 2011)

Il Capolavoro di Nicolas Winding Refn, ispirato dal romanzo di James Sallis, uscito nel 2011 e vincitore del premio "Miglior Regia" al Festival di Cannes, "Drive" si impone come pellicola visionaria, misteriosa e post moderna. Impregnato di una bellezza disarmante nei suoi silenzi (pochi i dialoghi in sceneggiatura) e persino nelle scene di ultra violenza che sembrano quasi dei quadri. L'eleganza delle inquadrature e l'uso di una illuminazione ora fredda, ora più calda fanno di "Drive" una pellicola pittorica. 

Refn è riuscito ad omaggiare il cinema anni '70 e soprattutto anni '80 e se il film prende ispirazione principalmente da quel "The Driver" di Walter Hill (Strade di Fuoco, I Guerrieri della Notte) uscito nel 1978 a livello di script, l'atmosfera e la colonna sonora (firmata da Cliff Martinez) omaggiano il miglior cinema d'azione degli anni Ottanta, uno fra tutti "Cobra" di G.P. Cosmatos uscito nel 1986 e con Stallone come protagonista.

"Drive" rappresenta il culmine di un percorso artistico già iniziato con il surreale "Valhalla Rising" uscito nel 2008 e che Refn porterà avanti nei due "Solo Dio Perdona" (2013)con cui collaborerà di nuovo con Ryan Gosglin e in  "The Neon Demon" (2016. Rispetto ai primi lavori degli anni '90, ben più grezzi, qui si percepisce una maggior ricercatezza dal punto di vista visivo e soprattutto narrativo. Dopo questo in tanti si accorgeranno del talento di questo regista danese, più volte paragonato al connazionale Lars Von Trier ma anche a cineasti come Tarantino per via della sua voglia di mischiare generi e omaggiare il cinema (e che Cinema!!) con cui è cresciuto. 

Sonia Giomarelli